“Primavere e autunni è un fumetto anomalo. Se da una parte è stata la vicenda biografica della famiglia di Matteo la fonte principale da cui abbiamo attinto, dall’altra questo fumetto è stato ispirato da un testo di ricerca sociologica pubblicato nel lontano 1997 da Patrizia Farina, Daniele Brigadoi Cologna, Lorenzo Breveglieri e Arturo Lanzani. Si chiamava Cina a Milano e per noi è stato fondamentale; proprio per questo Primavere e autunni è un’opera sperimentale, che spinge il fumetto al confine con la sociologia visuale. Non più solo una graphic novel, ma un graphic essay. E non è un caso che sia stata proprio Becco Giallo, una casa editrice che da 10 anni pubblica fumetti d’impegno civile, ad accogliere la nostra proposta. Nel loro catalogo avevano già trattato i temi dell’immigrazione, ma Primavere e autunni offriva un punto di vista inedito, interno, e faceva un bel po’ di passi indietro nella storia, riempiendo un vuoto di conoscenze, documentando e contestualizzando un secolo di immigrazione cinese in Italia.”
Ciaj Rocchi e Matteo Demonte a Roma insieme a Nicola Villa.